Il volume II di Musica Theatina è dedicato alla preziosa raccolta
del 1610 degli Inni a cinque voci del padre Teatino Pietro Paolo alias
Scipione Stella e costituisce la prima monografia sul musicista napoletano.
Con la documentazione inedita rintracciata da Domenico Antonio D’Alessandro
e il saggio organologico di Patrizio Barbieri oggi possiamo dire di conoscere
meglio sia la biografia laica come la religiosa, di Stella il quale, prima
di diventare Chierico Regolare sotto la guida spirituale di sant’Andrea
Avellino, lavorò a stretto contatto con Carlo Gesualdo. Stella fu
l’unico compositore ad accompagnare il principe di Venosa a Ferrara,
nel 1594, per le sue seconde nozze con Eleonora d’Este: qui entrò in
contatto con uno dei più significativi musicisti di quegli anni,
Luzzasco Luzzaschi, organista e compositore della corte del duca Alfonso
II d’Este e direttore del “Concerto delle Dame”, e conobbe
l’«Archicembalo» di Nicola Vicentino che stimolerà i
suoi futuri progetti di strumenti enarmonici sperimentali.
Il Museo bolognese custodisce, oltre alla stampa degli Inni a cinque voci,
numerose rarità legate alle vicende di Stella le quali, insieme
a quelle di molti dei suoi colti confratelli s’intrecciano in un
perfetto gioco polifonico con le storie di alcuni dei principali protagonisti
della cultura napoletana tra ‘500 e ‘600, come Caravaggio,
Giovan Battista Marino, Giovan Battista Manso, e come il linceo Fabio Colonna,
autore di quella Sambuca Lincea che costituì un caso di plagio degli
studi del “Tricembalo” di Stella.
Al volume è allegato il CD degli Inni, già presentato e distribuito
nel 2005.
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna(strada Maggiore,
34)
LA “NUOVA MANIERA” DI SCIPIONE STELLA
Bologna, domenica 25 novembre